Cenni storici
Palazzo delle Arti sorge nel centro storico di Capodrise.
Rientra tra gli edifici che, dalla fine del 1600, vengono realizzati lungo l’attuale via Francesco Giannini dalle famiglie più influenti e facoltose della città. Prima di diventare pubblico, appartiene ai Guidetti e poi agli Acconcia.
La facciata è sobria e imponente, con due entrate pressoché gemelle, distanti, l’una dall’altra, circa trenta metri. Gli androni conducono a una tipica corte settecentesca, che sfocia in un grazioso e ampio giardino all’italiana. Il Palazzo presenta uno sviluppo longitudinale, secondo l’asse che costeggia la strada, con un piano terra caratterizzato da spazi dall’architettura accogliente e discreta. Attraverso una scala si arriva al piano nobile, preceduto da un ballatoio che raccorda il pianerottolo con una terrazza. Le stanze hanno mura bianche e travi lignee al soffitto e una serie di decorazioni ad affresco di grande pregio, che ritraggono figure allegoriche e uno stemma di famiglia.
Al Palazzo delle Arti è nato Andrea Sparaco (1936-2011), pittore e scultore tra i più apprezzati di Terra di Lavoro.
Il progetto di rigenerazione
È la creatività l’unica risorsa con cui si alimenta la rigenerazione di Palazzo delle Arti.
Il Comune non ha sostanze economiche da iniettare nel rilancio strutturale dell’edificio e il sindaco Angelo Crescente decide di lanciare un appello; lo rivolge a quanti vogliono investire, in maniera volontaria e gratuita, tempo, energie e, soprattutto, cervello nel Palazzo. A quell’appello rispondono esperti d’arte, pubblicitari, imprenditori, esponenti del mondo delle professionali, della scuola, delle associazioni.
Il gruppo di lavoro, coordinato dal critico d’arte Michelangelo Giovinale e dal giornalista e pubblicitario Claudio Lombardi, punta, innanzitutto, al recupero dell’identità e della vocazione culturale del Palazzo, con l’intento di trasformarlo nell’epicentro di una città contemporanea, in connessione con il tempo e con i tempi. Il piano di emersione inizia nel maggio del 2017 ed è reso pubblico il 15 giugno, durante un’affollata conferenza stampa, nel corso della quale sono presentati il nuovo logo, il portale, l’immagine coordinata e social identity del PalArti.
Il silenzio di Ophelia
L’evento-pilota del progetto di rigenerazione è “Il silenzio di Ophelia”, mostra ispirata al personaggio dell’“Amleto” di William Shakespeare, in esposizione dal 7 al 22 luglio 2017. È prodotta dall’associazione “Capitrisi” di Francesco Fraio e ideata da Michelangelo Giovinale, con la consulenza editoriale di Claudio Lombardi. La collettiva ospita 13 artisti contemporanei (Laura Niola, Gloria Pastore, Pasquale Coppola, Antonella Botticelli, Alfredo Cordova, Anna Giordano, Agnieszka Kiersztan, Pietro Maietta, Andrea Martone, Mimmo Petrella, Carmine Posillipo, Peppino Restivo e Nicola Villano), che accettano di confrontarsi sul tema dell’inquietudine femminile.
Partner istituzionali sono il Comune di Capodrise, l’Assessorato alla Cultura di Capodrise, l’Ordine degli architetti di Caserta, il liceo artistico “Buccini” di Marcianise, il liceo artistico “Richi Nervi” di Santa Maria Capua Vetere e il centro “De Gasperi” di Capodrise. Enti patrocinanti, il Mibact, la Giunta e il Consiglio regionale, la Provincia di Caserta. “Il silenzio di Ophelia” ottiene un successo di pubblico e di critica e un’eco mediatica che superano i confini regionali.
Capodrise contemporanea
“In cerca del padre” è la traccia tematica della prima rassegna culturale di Palazzo delle Arti, intitolata “Capodrise contemporanea”. Il desiderio di ritrovarsi all’indomani de “Il silenzio di Ophelia”, spinge il gruppo di lavoro a (ri)cercare fra le pareti del Palazzo un luogo di confronto su un tema dominante nella vita di ognuno: il senso dei legami. Rispondono, senza esitazioni, pittori, scultori, attori, scrittori, registi, musicisti, giornalisti, intellettuali, donne e uomini appassionati, grazie ai è possibile allestire una rassegna aperta a ogni stagione dell’anima e in ogni stagione dell’anno. Il cartellone contiene trenta eventi programmati fino a giugno 2018. Uno sforzo artistico, editoriale e produttivo straordinario!
Nella varietà dei linguaggi e nella molteplicità dei pensieri, il Palazzo delle Arti torna ad abitare il nostro tempo, il nostro vivere.
Capodrise contemporanea è, ormai, alla terza edizione!